Associazione Astrofili Mantovani

2021

In questa sezione del sito pubblicheremo mese per mese la descrizione del cielo del mese con i principali eventi astronomici, gli oggetti celesti da osservare ed i dati astronomici del Sole e delle fasi Lunari.

Dicembre 2021

Inizia l’inverno astronomico con il Solstizio che quest’anno si ha il giorno 21 dicembre alle ore 16 e 59. In questo giorno il Sole, nel suo arco diurno, raggiunge la minima altezza sull’orizzonte, per cui avremo il dì più corto e la notte più lunga dell’anno. [Non è quindi vero che “santa Lucia – 13 dicembre – è il giorno più corto che ci sia” come recita una vecchia filastrocca popolare!] . Nella parte occidentale della volta celeste osserviamo ancora le principali costellazioni autunnali: Andromeda (con la splendida Galassia omonima), Perseo e Cassiopea quasi allo zenit. In questa zona di cielo potremo ammirare, anche con un semplice binocolo, il cosiddetto “Doppio Ammasso di Perseo” – NGC 869/884 – situato a metà strada tra Cassiopea e Perseo. Nella parte orientale del cielo incontreremo, ben alto sull’orizzonte, un gruppo di stelle ai vertici di un pentagono irregolare: è la cost. dell’Auriga, la cui stella più luminosa, di tonalità bianco giallastra, è la splendente Capella. Nell’Auriga si trovano tre ammassi aperti, compresi nel catalogo di Messier: M36, M37 e M38, molto cospicui e veramente belli se osservati al telescopio.

Se dall’Auriga ci spostiamo verso sud notiamo un’altra stella molto luminosa, di colore arancio: si tratta di Aldebaran, la stella alfa della costellazione del Toro. Un paio di ammassi aperti, composti da stelle giovani, arricchiscono zona di cielo: sono le Iadi e le Pleiadi. Le Iadi, disposte a V a formare la “testa del Toro”, si trovano nei pressi di Aldebaran solo apparentemente, in quanto sono distanti 130 anni luce, il doppio di Aldebaran. Se ne possono osservare cinque o sei a occhio nudo ma, con un telescopio, se ne vedono fino a circa 250. Le Pleiadi, M45 del catalogo di Messier, sono l’ammasso aperto di giovani stelle più ammirato di tutto il cielo. A occhio nudo si distinguono sei o sette stelle, dipende molto dalla limpidezza del cielo e dalla propria acutezza visiva; con un medio telescopio se ne possono contare diverse centinaia. Sono stelle bianco-azzurre, molto calde e luminose, nate tutte nel grembo della stessa nebulosa circa 80 milioni di anni fa e distanti circa 400 anni luce.    

Proseguendo verso sud-est incontriamo un quadrilatero di stelle molto luminose con al centro tre stelle allineate: si tratta della costellazione di Orione, la regina delle costellazioni invernali, visibile da questo mese fino a marzo del prossimo anno. Un po’ più a nord-est troviamo una coppia di stelle luminose facilmente riconoscibili: sono Castore e Polluce, le stelle più luminose dei Gemelli, altra bellissima cost. invernale. Più vicino all’orizzonte noteremo un’altra stella ancor più luminosa di quelle appena citate: è Sirio, stella alfa del Cane Maggiore e stella più luminosa di tutta la volta celeste, che con il suo cangiante splendore identifica l’inverno del cielo boreale.

Pianeti. In questo mese finisce il periodo di visibilità dei giganti gassosi Giove e Saturno, ancora visibili appena dopo il tramonto molto bassi sull’orizzonte sud ovest. Nella stessa zona di cielo sarà ancora osservabile la splendente Venere. Da seguire il transito della Luna, nei giorni dal 6 al 9 dicembre, nelle vicinanze dei pianeti sopracitati. Ancora osservabile il debole Urano per buona parte della notte sempre tra le stelle dell’Ariete.

Principali dati astronomici del Sole                                                          

– è in Ofiuco; il 18 passa nel Sagittario                                                         

– il 1° sorge alle 7.35 e tramonta alle 16.36                                                   

– il 15 sorge alle 7.48 e tramonta alle 16.35                                                

– il 31 sorge alle 7.55 e tramonta alle 16.44

Le fasi della Luna

– luna nuova il 4

– primo quarto l’11

– luna piena il 19

– ultimo quarto il 27

Novembre 2021

In novembre il Sole anticipa sempre di più il tramonto per cui, grazie anche al ritorno all’ora solare, avremo a disposizione qualche ora in più per osservare la volta celeste. Volgendo lo sguardo verso sud vedremo, bassa sull’orizzonte, l’unica stella di prima grandezza dell’emisfero australe visibile alla nostra latitudine: Fomalhaut, la stella alfa (più luminosa) della costellazione del Pesce Australe.

Risalendo lungo il meridiano verso nord incontreremo il grande quadrilatero di Pegaso e allo zenit, proprio sopra la nostra testa, la costellazione di Andromeda, nella quale sarà interessante osservare la stella gamma Almach, una bella stella doppia le cui componenti mostrano un deciso contrasto di colori: giallo-arancio la più luminosa e bianco-azzurro la più debole. Ma in questa costellazione è la Galassia di Andromeda (M31) che merita tutto il nostro interesse in questo periodo dell’anno poiché è in novembre che si presenta in tutta la sua maestosa bellezza. Ricordiamolo ancora una volta: la galassia di Andromeda è il più lontano oggetto (due milioni e mezzo di anni luce di distanza, pari a 25 miliardi di miliardi di chilometri!) che si possa vedere a occhio nudo. Purtroppo, dai nostri cieli l’osservazione sarà sempre limitata a causa dell’inquinamento luminoso che rende poco visibili gli oggetti celesti deboli ed estesi come le galassie e le nebulose. Comunque, soprattutto in caso di cielo molto limpido, l’osservazione della Galassia di Andromeda sarà sempre molto interessante.        

Spostando lo sguardo oltre lo zenit un po’ più verso nord vedremo il caratteristico zig zag delle stelle più luminose di Cassiopea, all’interno della quale potremo ammirare un ammasso aperto (M103 del catalogo di Messier). Ancora più spettacolare – un po’ verso est – sarà il Doppio Ammasso di Perseo (NGC869 e NGC884), posto tra Perseo e Cassiopea: si tratta di un brulicare di migliaia di stelle, da osservare con un binocolo o con il telescopio a bassi ingrandimenti.

A sera inoltrata verso est vedremo sorgere le costellazioni zodiacali che domineranno il cielo nell’imminente inverno: prima il Toro con Aldebaran e successivamente i Gemelli con Castore e Polluce. Sopra i Gemelli e il Toro è facilmente identificabile un’altra costellazione che vedremo ben alta in cielo per i prossimi mesi: si tratta dell’Auriga, dalla caratteristica forma a pentagono, in cui uno dei vertici è rappresentato da una delle stelle più luminose della volta celeste, Capella. A sud-est cominceranno a rendersi visibili le costellazioni tipiche dell’inverno cioè Orione e il Cane Maggiore, con la luminosissima Sirio. A settentrione troviamo l’Orsa Maggiore molto bassa sull’orizzonte, immersa nelle foschie autunnali e l’Orsa Minore, con la Stella Polare immobile ad indicarci il nord.

PIANETI. Da osservare subito dopo il tramonto, i giganti gassosi Giove e Saturno, bassisull’orizonte sud, sempre tra le stelle del Capricorno. Visibile e luminosissima, appena tramonta il Sole, Venere molto vicina all’orizzonte sud ovest fra le stelle del Sagittario. Continua il periodo favorevole anche per osservare Urano, nell’Ariete e Nettuno nell’Acquario.

Principali dati astronomici del Sole

– si trova nella Bilancia: il 23 passa nello Scorpione e il 29 nell’Ofiuco           

– 1 novembre: sorge alle 6.55 e tramonta alle 17.04

– 15 novembre: sorge alle 7.15 e tramonta alle 16.47                              

– 30 novembre: sorge alle 7.34 e tramonta alle 16.36                                         

Le fasi della Luna

– luna nuova il 4

– primo quarto l’11

– luna piena il 19

– ultimo quarto il 27

Ottobre 2021

In ottobre il buio della notte scende sempre più in anticipo e così dopo il tramonto, verso occidente, avremo le ultime opportunità di vedere la costellazioni di Bootes (con la brillante stella Arturo), subito seguita da Ofiuco e da Ercole.  Ben visibile ancora il “triangolo estivo”, formato dalle stelle Altair dell’Aquila, Vega della Lira e Deneb del Cigno. Con cielo limpido potremo osservare in prossimità dell’eclittica (il percorso seguito dal Sole e dai pianeti sulla volta celeste) alcune delle costellazioni zodiacali meno appariscenti, sia a causa della loro scarsa altezza sull’orizzonte dove incombe il chiarore dell’inquinamento luminoso, sia per la presenza di stelle poco luminose. Osserveremo partendo da sud-sud ovest il Capricorno, poi a sud l’Acquario, i Pesci e infine ormai nella parte orientale dell’eclittica l’Ariete. Anche in queste zone di cielo poco conosciute si trovano comunque notevoli oggetti di Messier come M2, ammasso globulare nell’Acquario o M74, galassia spirale nei Pesci alla portata dei telescopi amatoriali.

In direzione sud, ben alto sull’orizzonte, incontriamo il grande quadrilatero di Pegaso, “il cavallo alato”, dove nella parte più occidentale della costellazione potremo ammirare un altro bell’ammasso globulare come M15, lontano diverse migliaia di anni luce, ai confini della nostra galassia, ben osservabile al telescopio con le sue centinaia di migliaia di stelle raggruppate a forma di globo. Tra Pegaso e la stella Polare – sempre ferma in cielo ad indicare il nord – troviamo Cassiopea con la sua inconfondibile forma a “W”, e Cefeo, un po’ più difficile da riconoscere essendo priva di stelle brillanti. Dal vertice nord-est del quadrilatero di Pegaso inizia un allineamento di 3 stelle piuttosto luminose: si tratta della costellazione di Andromeda dove punteremo il telescopio, meglio un binocolo, per osservare in tutta la sua bellezza M31, la Galassia di Andromeda: è la galassia più vicina alla nostra Via Lattea. I “grandi numeri” che la caratterizzano non mancheranno di emozionare chi per la prima volta potrà osservarla attraverso un telescopio: distanza di circa 2 milioni e mezzo di anni luce, diametro 200.000 anni luce, 200 miliardi di stelle!

Proseguendo ancora sullo stesso allineamento possiamo riconoscere sull’orizzonte nord-orientale, sopra la brillante stella Capella (della costellazione dell’Auriga), il Perseo, la cui forma ricorda una “Y” rovesciata. Nella zona di cielo tra Perseo e Cassiopea, potremo osservare il “doppio ammasso del Perseo“, già visibile anche ad occhio nudo con cieli bui e senza Luna, spettacolare se osservato con un binocolo o, meglio, con un telescopio.     

Per quanto riguarda l’osservazione planetaria ancora buona visibilità per Giove e per Saturno osservabili appena fa buio in direzione sud-sud ovest sempre tra le stelle del Capricorno. Facilmente visibile Venere basso sull’orizzonte sud ovest già al crepuscolo; da osservare, al tramonto del giorno 9, la sua congiunzione con una sottile falce di Luna. Anche i pianeti gassosi più lontani Urano e Nettuno sono osservabili in prima serata rispettivamente in Ariete e in Acquario.

Principali dati astronomici del Sole

– si trova nella Vergine; il 31 entra nella Bilancia

– 1 ottobre: sorge alle 7:15 e tramonta alle 18:57

– 15 ottobre: sorge alle 7:33 e tramonta alle 18:31

– 31 ottobre: sorge alle 6:54 e tramonta alle 17:06 (ora solare)

Le fasi della Luna

– luna nuova il 6

– primo quarto il 13

– luna piena il 20

– ultimo quarto il 28

Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 1 ora e 21 minuti per una località alla media latitudine italiana. Fino al 30 ottobre gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un’ora in più rispetto all’Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell’Europa Centrale). Nella notte tra il 30 e il 31 torna in vigore l’Ora Solare .